Who is Karmacoma

Carmine Ferrara, in arte Karmacoma, dopo il diploma da geometra, si forma come grafic designer tra Perugia e Lione.

Artista dall’animo bohemien ma dal modus operandi post-contemporaneo, riesce a portare nella grafica la passione sensoriale che i soggetti raffigurati provocano nell’attimo in cui sono immortalati.

La sua arte, delicata e sensuale, abbraccia quel filone storico artistico, ancora poco annoverato, denominato “arte erotica”.

Le modelle, ritratte in momenti particolari, hanno tutte un filo conduttore che le lega a lui, in quanto egli ama riportare graficamente emozioni, sensazioni e i delicatissimi feeling che si vengono intimamente a creare.

L’arte di Karmacoma è dunque un’arte fortemente interna, vibrante di pulsioni e sensazioni, vissuta in maniera totale anche attraverso l’intersecazione di più arti, quali la musica, il ballo e la poesia.

Carmine Ferrara abbraccia, quindi, l’arte a 360° facendo divenire anche la fotografia digitale una tela vera e propria dove dipingere con un virtuosistico pennello virtuale. Palesi, nelle sue opere, sono i riferimenti a grandi artisti contemporanei quali: Pollock, Basquiat, Modigliani e Van Gogh.

Dal primo riprende l’evidente gesto denominato “dripping”, in cui l’autore sporca la sua creazione con schizzate nette di colore puro. Chiare riprese basquiane sono visibili, invece, nelle forti graffiature riportate sui corpi femminili.

La donna, nei suoi lavori, diviene oggetto di desiderio, fascino ed eleganza come lo era, del resto, già nell’antica Grecia. Fin dall’arte antica, infatti, la figura femminea è stata sempre raffigurata nuda o seminuda a testimonianza di grazia, bellezza e soavità di cui è portatrice.

La formazione artistica di Ferrara si divide in tre periodi differenti: “Nero”, “Blu” e “Rosa”.

Il primo periodo di lavorazione, definito “Periodo Nero”, vede esposti come soggetti figure macabre e cupe. La tavolozza cromatica si tinge di colori scuri e scale di grigi. Rende arte ciò che il suo stato d’animo urla in tal momento. Questa fase riporta l’esasperazione più intensa dell’anima, il pulpito accelerato dell’ansia che invade il corpo e la mente, sfociando in un’interazione brutale della digital art.

Il secondo, ossia il “Blu”, si veste di sentimentalismo. L’artista, infatti, esplora attraverso la fotografia l’amore carnale, passionale e magico, che gli permetterà di approdare a una nuova rinascita e al superamento del KARMA-COMA.  Il nome d’arte infatti è una fusione delle parole “karma” e “coma”, dove i loro significati singoli vengono fusi al fine di rimandare a una sorta di destino maledetto.

L’ultimo periodo, ovvero quello definito “Rosa”, porta una nuova lettura dell’opera iconografica grazie a una crescita interiore e a una diversa visione del soggetto. Le sue modelle diventeranno marmoree sculture da ritrarre, i loro corpi saranno portati verso il sublime per poterle meglio immortalare nella sua delicatissima e sensuale “Arte erotica”.

La Karmacoma Digital Painting si tinge, dunque, dell’eleganza dell’Eros, spaziando nel suo mondo interiore attraverso quell’universo parallelo che riecheggia di sensualità e delicatezza, vestendo di sublime romanticismo anche la modella più distante. Tutto nella sua arte riporta all’unione dei sensi, basta osservare quei visi delicatamente ritratti, i corpi finemente graffiati e quei particolari, estremamente minuziosi, che indicano uno studio attento e minimale di ogni più invisibile dettaglio.

 

                                                                                                       

Maria De Lorenzo